Freepiediny System: Un Percorso Nuovo

Il piede è la nostra base, il nostro contatto con il mondo. Eppure spesso viene trascurato, ignorato, sottovalutato. 

Freepiediny System nasce per cambiare questo approccio, offrendo uno spazio in cui è possibile imparare a prendersi cura del proprio benessere partendo proprio da lì: dai piedi.

Dopo vent'anni di esperienza nella produzione calzaturiera e nell'assistenza del cliente, Daniela Diletti, founder de La Marchigiana, ha creato un metodo che le permettesse di individuare la calzata perfetta sulla base della misurazione del piede e la definizione delle caratteristiche biologiche di ciascun cliente, senza dover ricorrere alla soluzione, quasi sempre troppo costosa e spesso poco risolutiva, del su misura

Allo stesso tempo, Daniela ha indagato le radici culturali e storiche che portano le donne a scegliere determinate calzature presenti in commercio, individuando così una serie di cause prettamente culturali nell'insorgenza di patologie podologiche che, non a caso, interessano prevalentemente la parte femminile della popolazione.  

L'obiettivo di questo progetto non è solo quello di capire come prenderci cura di noi stesse a partire dalla salute del piede, ma anche provare a riflettere sulle connessioni tra salute, medicina, design, storia e cultura per indagare il ruolo che il corpo femminile ha assunto negli ultimi anni. 

Integrare benessere fisico e divulgazione culturale

Siamo convinte che il benessere non sia solo una questione fisica, ma anche mentale, emotiva e culturale. Prendersi cura di sé significa sì conoscere il proprio corpo, ma anche comprenderne la storia, i significati che gli sono stati attribuiti nel tempo, le narrazioni che ne hanno condizionato la percezione.

In questo senso, Freepiediny System è anche uno spazio di liberazione. Perché integrare competenze come la podologia, la pratica yoga o la storia dell’arte significa dare al corpo – e in particolare al corpo femminile – la possibilità di uscire da schemi imposti, da aspettative estetiche rigide e da stigmi sociali.

Pensiamo, ad esempio, all’idea diffusa e interiorizzata che portare una taglia di scarpe più grande del 41 renda una donna meno "femminile", meno "desiderabile", meno “giusta”. Questo tipo di messaggio è radicato in secoli di narrazioni culturali che hanno voluto il corpo femminile sempre minuto, contenuto, invisibile. Noi le smontiamo, un contenuto alla volta.

Nel nostro spazio, i piedi "grandi" non sono un problema, ma un punto di partenza. Un invito a riscrivere la propria relazione con sé stesse attraverso la cura, la conoscenza, la libertà di stare bene con il corpo che si ha, non con quello che ci è stato chiesto di avere.

Le mie collaboratrici

Per affrontare davvero la salute del piede in modo completo, è fondamentale integrare competenze diverse. È proprio grazie al contributo di altre professioniste che il Freepiediny System può offrire una visione più organica, olistica e profonda.

🩺 Laura Villa -  Podologa esperta, si occupa della salute del piede con un approccio preciso e attento, con consigli pratici per la cura quotidiana, la prevenzione e la correzione delle patologie più comuni.

🧘 Francesca Suppa - Istruttrice yoga e infermiera, porterà l’attenzione sulla connessione tra piede e postura, offrendo pratiche consapevoli per riscoprire l’equilibrio dal basso verso l’alto.

Il mio contributo

Grazie al mio background di docente di Storia dell'Arte, porterò all’interno del Freepiediny System uno sguardo storico-artistico sul corpo femminile.

Perché osservare l’arte non è solo un esercizio estetico: è anche un modo per decifrare i codici culturali che hanno modellato, spesso limitato, il modo in cui le donne abitano il proprio corpo.

Attraverso dipinti, sculture e raffigurazioni simboliche, possiamo leggere chiaramente come per secoli il corpo femminile sia stato controllato, idealizzato e spesso frammentato per aderire a canoni imposti dall’esterno.

Il piede, in particolare, è un elemento ricorrente: basti pensare alla pratica del foot binding nella Cina imperiale – immortalata in dipinti e cronache – in cui il piede piccolo diventava simbolo di grazia, obbedienza e desiderabilità. Un’estetica della costrizione che ha trovato echi anche in Occidente, dove l’arte ha spesso rappresentato la donna in pose innaturali, esaltando fragilità e delicatezza.

Analizzeremo insieme queste immagini per smascherare i messaggi che veicolano: perché solo conoscendo il passato possiamo riconoscere quanto ancora oggi le aspettative sociali influenzino la nostra percezione del corpo. E da lì, iniziare a liberarci.


Perché dovresti seguirci?

Perché sei curiosə, perché vuoi prenderti cura di te in modo nuovo, perché non ti accontenti delle narrazioni mainstream.

Su Freepiediny System troverai esercizi pratici, video esplicativi, approfondimenti storici e momenti di riflessione… il tutto raccontato con passione, semplicità e competenza, come abbiamo sempre fatto.

Ti aspettiamo su Instagram e Facebook per iniziare a camminare insieme verso un benessere più consapevole, radicato e ispirato. 👣

 

Daniela Diletti